Un abito da sposa perfetto, la scelta di Lucilla (seconda parte)

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Un abito da sposa perfetto, la scelta di Lucilla (seconda parte)

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In Storie delle nostre spose
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Lucilla aveva fatto visita all’atelier Nozze da Favola per la ricerca di un abito da sposa perfetto. Aveva scoperto quale stile le si adattava, ma qual’era il modello giusto per lei?

L’abito da sposa perfetto stava aspettando Lucilla. Era lì dove l’aveva lasciato, nell’atelier di Nozze da Favola, solo che ancora non riusciva ad individuarlo. Molti, troppi modelli avevano linee che la seducevano ed elementi che attiravano la sua attenzione. Sfogliando il catalogo Rita Couture era però certa di una cosa: voleva un abito bianco, bianco e basta. Dopo qualche sera passata a meditare, riuscì a restringere in un piccolo numero di modelli la scelta dell’abito da sposa. Accompagnata questa volta da un’amica, prese la macchina e tornò all’atelier di Cinisello Balsamo.

Ritorno all’atelier

La ricerca dell’abito da sposa perfetto ricominciò una domenica pomeriggio. Essendo stata ricevuta su appuntamento, Lucilla aveva tutto l’atelier per sè. Entrare di nuovo in quegli abiti da sogno le fece riprovare lo stesso brivido della prima volta, ma riuscì con classe a contenere l’emozione. La sua accompagnatrice si rivelò molto utile nel sciogliere alcuni suoi dubbi, tanto che in breve rimasero due soli abiti. Due composizioni essenziali, dal design pulito ma dallo stile eterno. Due confezioni simili, ma rese uniche dal dettaglio ricercato. Un dubbio che sarebbe potuto durare per ancora molto tempo. Ma quando Lucilla li provò ancora una volta completi di scarpe, velo e accessori, non vi fu più alcun dubbio.

Finalmente quello giusto!

Lucilla aveva trovato l’abito da sposa perfetto. Eccolo, era questo il modello Rita Couture che le si addiceva in pieno. Il corpetto sinuoso, le linee sobrie e romantiche, e la lucentezza che emanava. La sua pazienza era stata premiata: aveva scelto con attenzione e aveva trovato un abito su misura per lei. Uno stile che esaltava il suo fisico, che valorizzava i suoi punti forti e che la faceva apparire bellissima. Uscendo dall’atelier Nozze da Favola, Lucilla era sicura di una cosa: sarebbe arrivata al suo matrimonio a testa alta.

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